Laricifomes officinalis

Per Funghi officinali (o alla latina Fungi officinalis) si intende una particolare specie di funghi che in natura hanno già visto di possedere principi attivi o medicinali e curativo. E ‘questo il caso dei Laricifomes officinalis ovvero Agarikon così come è conosciuto nel mondo, che contiene principi attivi antitumorali, così come riferisce  il Guru mondiale dei funghi officinali, lo statunitense Paolo Stamets, proprietario della Fungi Perfecti, insieme a molti altri studiosi e aziende in tutto il mondo, che ne promuovono l’uso nelle cure palliative per i malati oncologici. Di seguito una articolo sull’Agarikon  tratto da  Paul Stamets.Leggi tutto

Un fungo afrodisiaco dalle incredibili proprietà

Come ostriche e cioccolato vengono considerati afrodisiaci, ora anche un fungo afrodisiaco è stato ritrovato nelle Hawaii e sembra avere i medesimi poteri stimolanti. Una specie ancora senza nome,  di un brillante arancione, che cresce sulle pendici vulcaniche, potrebbe infatti possedere proprietà simili, o addirittura più potenti. I ricercatori hanno scoperto che il ‘fetido odore’ del fungo può innescare climax spontanei nel genere femminile.

fungo afrodisiaco

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Cannabis e funghi

Cari lettori e “seguaci” della Micomedicina, ci lasciamo alle spalle l’anno funesto e bisesto 2016, per rilanciare con rinnovato vigore i concetti e le pratiche della medicina palliativa olistica nel 2017 appena cominciato parlando di cannabis e funghi.Al presidio fondamentale dei funghi che agiscono come supporto nutrizionale terapeutico e soprattutto preventivo nell’ambito della modulazione della risposta immunitaria antineoplastica, si associa nella pratica fitoterapica della micomedicina e con meccanismi solo in parte conosciuti, la Cannabis medica soprattutto sotto forma di olio in particolare per le patologie oncologiche. Oggigiorno c’è un grande interesse in Italia sulla Cannabis ed il merito è indubbiamente della legislazione nazionale che per la prima volta nell’ambito del SSN, permette la prescrizione e la somministrazione di UN DERIVATO ERBORISTICO, L’INFIORESCENZA DI CANNABIS PREPARATA IN FORMA GALENICA DAL FARMACISTA. Leggi tutto

VITAMINA D E SCLEROSI MULTIPLA

Alti livelli di vitamina D associati a basso rischio di sclerosi multipla


Levidenza epidemiologica e sperimentale ha mostrato che alti livelli di vitamina D, un potente immunomodulatore, possono ridurre il rischio di sclerosi multipla. Tuttavia, non esistono studi prospettici a sostegno di questa ipotesi. Uno studio coordinato da Ricercatori dellHarvard School of Public Health di Boston, negli Stati Uniti, ha verificato lesistenza di unassociazione tra i livelli di 25-Idrossivitamina D ed il rischio di sclerosi multipla. Lo studio prospettico ha riguardato 7 milioni di soggetti delle Forze Armate degli Stati Uniti dei quali erano disponibili campioni di sangue conservato. I casi di sclerosi multipla sono stati identificati analizzando i database della Marina e dellEsercito sulla disabilit fisica nel periodo 1992-2004, con successiva conferma della diagnosi mediante lanalisi delle cartelle cliniche.Leggi tutto

VITAMINA D E DEPRESSIONE

Vitamina D e depressione, nuove conferme


Tra 20 anni, secondo lOrganizzazione Mondiale della Sanit, sar il problema di salute pi diffuso, una delle principali cause di disabilit che gi oggi rende problematica la qualit della vita di oltre 450 milioni di persone in tutto il globo. Per gli esperti dellOMS, la depressione la malattia del secolo, un fardello per la collettivit da un punto di vista sia sociale che economico. Comprendere a fondo i fattori scatenanti dellinstabilit mentale per adottare le giuste contromisure uno dei principali obiettivi della comunit scientifica. Negli ultimi tempi, tra i campi dindagine pi frequentati, vi anche quello che riguarda il contributo della vitamina D alla funzionalit del sistema nervoso centrale. Conferme in questo senso sono arrivate dai dati del terzo US National Health and Nutrition Examination Survey, secondo cui le persone carenti di vitamina D hanno evidenziato un rischio superiore di incorrere in crisi depressive rispetto ai soggetti con livelli nella norma. Non sappiamo scrivono i ricercatori della Georgia State University sulle pagine dellInternational Archives of Medicine se sia la carenza di vitamina D a portare alla depressione oppure se sia questultima a causare questo tipo di carenza. Sono necessari ulteriori studi per decifrare il preciso ruolo della vitamina D nei disturbi psicosomatici. I dati sono stati ricavati a seguito di analisi su 7.970 soggetti statunitensi dai 15 ai 39 anni di et. Leggi tutto