Albatrellus ovinus (Schaeff. ex Fr.) Kotl. & Pouz
Tassonomia
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Sottoclasse Holobasidiomycetidae
Ordine Russulales
Famiglia Albatrellaceae
Genere Albatrellus
Sottogenere Albatrellus S.F.Gray 1821
Nome italiano
Fungo del pane.
Nome inglese
Sheep polypore.
Sinonimi
Albatrellus albidus (Pers.) ex S.F.Gray 1821
Polyporus carinthiacus (Pers.) ex Roques 1832
Polyporus luteolus (Beck.) Velen. 1922
Polyporus limonius Velen. 1922
Polyporus lutescens Velen. 1922
Scutiger ovinus (Schaeff.) Murril 1920
Cappello
Diametro 6-15 cm, 1-3,5 cm di spessore, quasi circolare, convesso o spianato, a volte depresso al centro, margini a lobi ondulati, sottili e spesso macchiati di giallo. Superficie glabra, sovente si presenta screpolato al centro del cappello con una fessurazione a tasselli quadrati; colore da bianco a crema ma a volte con macchie brune, giallo-limone o verdastre in età avanzata. Imenoforo con tubuli corti 1-5 mm, pori rotondi o angolosi in numero 2-4 per mm, decorrenti sul gambo, da bianchi a crema nel fungo fresco, tendenti al giallastro al tocco.
Gambo
Centrale o eccentrico, bianco-brunastro, tomentoso e rugoso, generalmente corto, fino a 8 cm, normalmente libero anche su esemplari concresciuti; diametro 1-4 cm, leggermente clavato alla base ma attenuato al piede.
Carne
Bianca, poi giallastra, soda e di facile frattura. Odore e sapore gradevole, fungino.
Habitat
Terricolo, in boschi di conifere in montagna, simbionte dell’Abete rosso, spesso numeroso negli ambienti di crescita; in estate-autunno.
Commestibilità e tossicità
Discreto commestibile solo quando è giovane e fresco, coriaceo e non digeribile da adulto.
Reazioni chimiche
Reazione rossastro-bruna all’idrato di potassio (KOH).
Microscopia
Spore bianche in massa, elissoidi a parete sottile (4-5 × 3-4,5 µm) non amiloidi; Basidi 20-25 × 4-5 µm; ife 2-8 µm di diametro, rigonfie fino a 16 µm, senza giunti a fibbia.
Osservazioni
Più adatto alla conservazione sott’olio o sott’aceto.
Somiglianze e varietà
Altre specie simili oltre al già citato Albatrellus confluens sono Albatrellus subrubescens, considerato tossico e causa di sindrome gastrointestinale, simbionte di Pino silvestre e con gambo di colore aranciato alla base mentre tende a macchiarsi di giallo-verde nell’A. ovinus che è simbionte di Abete rosso. Albatrellus cristatus ha gambo più verdastro e carne coriacea e come il precedente può causare disturbi gastrointestinali. Infine una specie simile èOsteina obducta, facilmente differenziabile in quanto più minuta, con aspetto fascicolato, crescita lignicola e consistenza legnosa a maturità.
Curiosità
I funghi del Genere Albatrellus che hanno interesse alimentare, Albatrelus ovinus e Albatrellus confluens, sono prevalentemente reperibili in ambiente prealpino ed alpino. Fanno la loro apparizione nelle zone più umide, buie e fresche del sottobosco, spesso nei siti di rinvenimento occupano interi pendii montani. In Trentino sono una presenza costante del panorama micologico locale e rivestono particolare interesse come funghi da destinare alla conservazione sott’olio, per tale motivo vengono ricercati con particolare attenzione. Gli Albatrellus tra i cosiddetti funghi boletoidi e cioè con imenoforo a pori e tubuli, si differenziano bene perché i tubuli sono talmente corti da far pensare quasi ad una loro assenza, in sostanza i pori potrebbero essere interpretati come delle cavità, delle piccole introflessioni a cratere del derma. I pori nel fungo giovane sono talmente minuti da non essere visibili ad occhio nudo.
Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi
Foto e Descrizioni
Regione Lombardia, Agosto 2008, foto di Massimo Biraghi.