“Un lato positivo, forse l’unico in questa immane tragedia, rimane il fatto di aver riassaporato la primavera, attraverso i suoi alberi in fiore, segno del tempo che passa nonostante questo strano inverno/non-inverno e della Natura, della Vita che riprende come sempre il suo ciclo e alla fine rifiorisce come un giorno noi rifioriremo.” M. Bagnato Aprile 2020
Dopo la parentesi poetica, continuiamo la nostra disamina sulle origini del Coronavirus (argomento del giorno) che potrebbe rappresentare comunque un segno, come tanti altri che la Madre Terra ci sta dando: ovvero che siamo troppi e siamo stati troppo invadenti, addirittura ci cibiamo di pipistrelli (animale repellente anche perché si nutre di insetti notoriamente portatori di malattie e virus, ma per alcuni gli insetti sono cibo) e/o ne siamo così a contatto avendo alterato l’ambiente di vita (facendolo sloggiare persino dalle caverne), nel continuare a perseguire l’obiettivo di una sistematica distruzione di habitat e foreste a vantaggio del profitto. Questa è la narrazione “Politically Correct” o “Greta Like” che va per la maggiore, per molti versi condivisibile, ma vale anche nel caso dell’attuale pandemia? In fondo è la Natura che si ribella, ovvero uno dei tanti aspetti del “Global Warming” o c’è dell’altro?. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, secondo i paradigmi della Micomedicina: che mette insieme la teoria della medicina olistica della simbiosi integrata insieme all’ evidenza scientifica. La Micomedicina considera la causa di tutti i problemi dei e fra gli esseri viventi, l’alterazione del rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda nel senso dell’ eccessivo sfruttamento delle risorse, con la perdita alfine dei rapporti simbiotici che regolano le varie catene biologiche alimentari o cicli nutrizionali.
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