LA MAGIA DELLE DROGHE: CHIMICA E ALCHIMIA DELL’ESTASI ARTIFICIALE

LA MAGIA DELLE DROGHE:
CHIMICA E ALCHIMIA DELL’ESTASI ARTIFICIALE

Articolo pubblicato sulla rivista Anthropos & Iatria
e dal sito Airesis: l’Eresia della Scelta, la Scelta dell’Eresia

I veleni divini
Tra i principali reperti archeologici ritrovati in Messico a Guatemala, nelle terre che furono delle civiltà maya a azteca, i più enigmatici furono indubbiamente alcune statuette raffiguranti figure totemiche umane o animali sormontate da un’ampia cappella di fungo e risalenti in alcuni casi, a 3000 anni fa (1). Dalla decifrazione degli antichi codici aztechi e dalle tradizioni magico-religiose degli Zapotechi e dei Mazatechi del Messico meridionale, già registrate dai conquistatori spagnoli, risultava l’esistenza di una misteriosa triade di piante-dee: il fungo teonanacatl, il cactus peyotl e i semi vegetali ololiuhqui, Divinità-cibo attraverso la cui consumazione e mediazione sacerdoti a sciamani raggiungevano il diretto contatto con il soprannaturale a la comunione con gli Dei (2). Leggi tutto

TUMORI:USA; FUNGHI ALLUCINOGENI PER MALATI TERMINALI

TUMORI:USA; FUNGHI ALLUCINOGENI PER

MALATI TERMINALI

Da ANSA – 07 settembre 2010

(ANSA) – WASHINGTON, 7 SETT – I funghi magici degli sciamani del Sudamerica per alleviare l’ansia dei malati terminali di cancro. La sostanza allucinogena contenuta in questi funghi – ‘psilocybin’ – ha dimostrato in un piccolo ma significativo esperimento condotto in America di diminuire in questi pazienti l’agitazione e il senso di panico, aumentando al contrario generalmente l’umore. Il rapporto pubblicato sulla rivista specializzata ‘Archives of general Psychiatry’ da ricercatori dell’Universita’ di California spiega come l’allucinogeno e’ stato provato su 12 malati terminali che soffrivano di forti ansie: ai volontari e’ stato somministrato alternativamente un placebo o il fungo vero e proprio. Durante la somministrazione del composto – i cui effetti allucinogeni veri e propri possono durare sino ad 8 ore – i pazienti erano sotto la supervisione di terapisti e medici e ascoltavano musica. Ma cio’ che ha convinto gli specialisti dei benefici del fungo magico per i malati di tumore e’ l’effetto positivo durato nel tempo:l’uso di ‘psilocybin’ ha mostrato per 1-6 mesi di indurre una diminuzione dei sintomi depressivi del 30% e di far salire il benessere psicologico generale. I test di allucinogeni per uso terapeutico sono i primi a venire autorizzati da 35 anni a questa parte negli Usa, ma verranno ora ampliati sulla base dei positivi risultati ottenuti. (ANSA)

AMBULATORIO MICOMEDICINA

Si comunica che è attivo a Roma l’ambulatorio”MICOMEDICINA” di medicina olistica diretto dal  Dott. Maurizio Bagnato sito in v.le Giustiniano Imperatore 15; per appuntamenti telefonare alla segreteria al N° 065431274 il Lun-Merc-Gio dalle 16 alle 18.

PRESENTAZIONE EQUIPE OLISTICA:

Dott Maurizio BAGNATO:

medico-chirurgo, Spec. medicina Legale e Ass.ni e Igiene e Medicina Prev.iva, Dirigente medico ASL RMC Resp.le Ispettorato Micologico, Micologo e Fitoterapeuta iscritto al Registro OdM RM di Omeopatia, Agopuntura, Omotossicologia. Medico antroposofico

Presidente ONLUS Micomedicina ricercatore autore di studi e pubblicazioni sulle proprietà medicinali dei funghi in oncologia e malattie cronico-degenerative collabora con IMMA (International Medicinal Mushrooms Association).

Dott David BLOW:

medico agopuntore esperto in medicina Ayurvedica, taping neuromuscolare e terapia del dolore

Vicepresidente ONLUS ha esercitato in Australia nelle varie discipline complementari ed è attualmente docente ANEID internazionale.

Dott Alessandro Di BRANCO:

Laureato Terapista della Riabilitazione, Osteopata MROI e Responsabile Didattico CERDO

Osteopata, esercita in Roma come docente corrdinatore da 20 anni presso una delle più importanti Scuola di Osteopatia, si interessa di posturologia e catene causali associate e funghi e erbe.

Dott Ottaviano SBERNA:

Laureato in Medicina e Chirurgia, Omeopata, Omotossicologo Fitoterapeuta e Nutrizionista

da 20 anni omeopata in Ostia, Presidente e fondatore dell’Ass.ne di medicina olistica Alfa è impegnato nel campo geriatrico e nello studio in particolare della dieta secondo gruppo sanguigno.

Dott.ssa Daniela BENVENUTI:

psicologa, psicoterapia e TB EMDR

Da 20 anni esercita come l.p. a Roma impegnata in approccio olistico di integrazione mente-corpo in particolare nei pazienti oncologici (met. Simonton).


Cordyceps , il fungo della virilità

Cordyceps sinensis: il nome latino non vi dirà niente, ma questa radice, o fungo, che cresce abbondante nel Tibet detiene l’invidiabile primato di essere funzionale a curare tutti i mali dei polmoni, enfisema e tumori compresi, e essere allo stesso tempo un ottimo tonico della vita sessuale. Molto più sano del viagra e molto meno pericoloso. Questa pianta che è molto usata nella medicina tradizionale cinese da millenni adesso è stata studiata scientificamente anche dalla medicina tradizionale che ha confermato per via empirica le sue proprietà. In particolare si è parlato di essa alcuni giorni fa durante un importante convegno tenutosi a Roma dove si sono incontrati cattedratici italiani e cinesi, alcuni dei quali esperti nell’ago puntura e nella cura con le medicine tradizionali cinesi, come il Professor He Jialang. Docente al Zhejiang chinese medical university in Cina e noto agopuntore in Italia. Jialang, insieme a un cattedratico italiano, il noto immunologo professor Samuele Paparo, della seconda facoltà di Medicina de La Sapienza a Roma, e insieme ad altri due accademici cinesi, padre e figlio (Yueai Ke e Chuaiti Ke) dell’Institute of mediacl reserach dell’Univesità di San Diego in California e al professor Yong Sheng Fan della Zhejiang medical chinese University, hanno lavorato insieme su questa radice per dimostrarne le sorprendenti proprietà. Negli scorsi anni questa pianta dal nome difficile da ricordare ha ricevuto costanti e sempre maggiori attenzioni da parte dei chimici e dei biologi oltre che dei medici veri e propri. Il segreto di questa radice sta nel riuscire a bilanciare perfettamente i linfociti Th1 e Th2 che sono molto importanti per le risposte immunitarie dell’organismo. Polmoni di animali di laboratorio ridotti molto male per cause di vario tipo hanno riottenuto la loro elasticità dopo trattamenti con il cordyceps. E la chimica non ha fatto altro che confermare quanto i medici che curano i pazienti con le piante classiche della medicina tradizionale cinese sanno da millenni. Inoltre questa pianta potrebbe avere effetti benefici preventivi contro molte forme di tumore. Naturalmente, come su accennato, il piatto forte per la commercializzazione consiste anche nell’ essere da sempre apprezzata come un tonico vagamente afrodisiaco. Ma non da “one shot a time”, come le pastiglie blu della Pfizer, bensì come un farmaco che migliora stabilmente la vita sessuale aiutando la salute. C’è da dire che l’eccessiva domanda di questa radice, che è venduta in Italia soprattutto via internet o in erboristerie molto specializzate, sta ponendo seri problemi ambientali al Tibet dove prevalentemente si trova. Si vende anche una forma di parassita fungino di questa pianta che in pratica avrebbe gi stessi effetti e si spera in futuro di potere produrre il suo principio attivo in laboratorio. Così si potrà continuare a usufruire dei suoi incredibili effetti senza che i tibetani debbano lamentare troppi danni ambientali.

per altre informazioi visitate: http://www.nwbotanicals.org/…..

Maitake e cancro

MAITAKE E CANCRO

Il “maitake”, un particolare tipo di fungo molto popolare in Cina e Giappone, è in grado di ridurre del 75% la crescita delle cellule tumorali. È quanto sostiene uno studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di Urologia del New York Medical College (Stati Uniti) e pubblicato sul British Journal of Urology.Conosciuti da sempre per le loro proprietà antitumorali, per la capacità di stimolare le difese del sistema immunitario e per la cura delle malattie cardiache, i funghi – e in particolare questi funghi giganti in grado di crescere fino a 20 centimetri – secondo i ricercatori riducono non solo del 75% la crescita delle cellule tumorali nei malati di cancro alla prostata e alla vescica, ma sono in grado anche di abbassare di due terzi il rischio di sviluppare il cancro al seno.Miscelare un piccolo estratto del fungo con gli interferoni (proteine usate per rinforzare il sistema immunitario dei pazienti), spiegano gli studiosi, è la combinazione vincente capace di attivare un enzima che controlla la crescita delle cellule malate e di bloccare la diffusione del tumore. “Questa sinergia è molto significativa – afferma Sensuke Konn, responsabile del Dipartimento -. Grazie ai funghi non solo migliora l`efficacia del trattamento, ma migliora anche la qualità della vita dei pazienti perché si può ridurre la dose dei farmaci convenzionali in modo significativo”.
Altri studi hanno anche dimostrato che i funghi possono contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache: privi di grassi, zuccheri e sale, sono una preziosa fonte di fibre alimentari, nonché di cinque importanti vitamine del gruppo B, oltre che di potassio, rame, fosforo e ferro.
Una dieta ricca di funghi e tè verde potrebbe ridurre il pericolo di incorrere nel tumore al seno. È quanto emerge dallo studio pubblicato su International Journal of Cancer dai ricercatori della University of Western Australia, secondo cui le donne che consumano quotidianamente i due alimenti hanno probabilità inferiori di sviluppare il carcinoma alla mammella. Una ulteriore conferma che selezionare bene gli alimenti può battere sul tempo alcune malattie.Le cinesi si ammalano di meno – I ricercatori hanno condotto lo studio su 2018 abitanti del sud-est della Cina, per comprendere se l`inferiore incidenza di cancro al seno – con un tasso minore di 4-5 volte rispetto agli altri paesi industrializzati – possa essere riconducibile alla grande quantità di funghi e tè verde presente nelle diete tradizionali cinesi.Menu anti-cancro – Lo studio ha coinvolto due gruppi, uno di pazienti affette da carcinoma alla mammella e un altro di donne sane di tutte le età, dai 20 agli 87 anni, alle quali è stato richiesto di compilare un questionario sul quale riportare il menu completo della settimana. Dall`analisi è emerso che le donne che consumavano una maggiore quantità di funghi e bevevano ogni giorno tè verde, correvano un rischio di tumore al seno inferiore rispetto alle altre.Le quantità – I ricercatori hanno infatti constatato che consumare almeno 10 grammi di funghi freschi al giorno ridurrebbe il pericolo di carcinoma mammario di due terzi, mentre assumere quotidianamente almeno 4 grammi di funghi secchi lo diminuirebbe fino alla metà. Associare poi anche il consumo di tè verde abbasserebbe il rischio di un ulteriore valore compreso tra l`11 e il 18%. Secondo gli ricercatori i risultati potrebbero essere legati alle proprietà anti-tumorali presenti negli estratti dei funghi e ai polifenoli E, sostanze iossidanti contenute nel tè verde.

maitake